L’ascolto attivo consiste nella capacità di prestare attenzione alla comunicazione del proprio interlocutore al fine di ricavare delle informazioni riguardanti il suo modo di percepire il mondo. Per migliorare il proprio “ascolto attivo” è fondamentale prestare attenzione ai segnali deboli ovvero ai vari aspetti che vanno al di là del contenuto della comunicazione. In sintesi […]
L’ascolto attivo consiste nella capacità di prestare attenzione alla comunicazione del proprio interlocutore al fine di ricavare delle informazioni riguardanti il suo modo di percepire il mondo. Per migliorare il proprio “ascolto attivo” è fondamentale prestare attenzione ai segnali deboli ovvero ai vari aspetti che vanno al di là del contenuto della comunicazione.
In sintesi fare ascolto attivo significa badare alla struttura e non al contenuto, infatti è dimostrato che nella comunicazione pesa molto di più il come si dice qualcosa rispetto a quello che si dice.
La comunicazione avviene su tre livelli : Verbale, paraverbale e non verbale. Recenti studi hanno dimostrato quanto poco conti l’aspetto verbale che in taluni casi incide sul 7% dell’intera comunicazione.
La comunicazione va oltre il significato letterale delle parole espresse; essa è molto più profonda. Quando non c’è piena armonia tra tutti e tre i livelli si rischia di creare una incongruenza nella comunicazione. Alcune volte capita infatti di avvertire una sorta di diffidenza a pelle nei confronti di una persona appena conosciuta. Probabilmente a livello inconscio si sta percependo un incongruenza fra messaggio e linguaggio del corpo.