L’altro giorno – non so da qual coraggio l’anima a un tratto mi sentissi invasa – son tornato a la nostra piccola casa coi miei ricordi, in pio pellegrinaggio. Sono tornato quasi in sogno: attratto da quel senso che si compiace e appaga come di un gioco, di inasprir la piaga, di ravvivarla, in fondo […]
L’altro giorno – non so da qual coraggio
l’anima a un tratto mi sentissi invasa –
son tornato a la nostra piccola casa
coi miei ricordi, in pio pellegrinaggio.
Sono tornato quasi in sogno: attratto
da quel senso che si compiace e appaga
come di un gioco, di inasprir la piaga,
di ravvivarla, in fondo al cuor disfatto.
Giunto alla piazza, presi, lento, lento,
a salir per la via de la collina:
splendeva il sole e tanta era la brina
che ogni strada parea quasi d’argento.
Giunsi e varcai la soglia: che deserto,
Ho rivista la panca nell’ingresso,
le vecchie piante ed i gerani
Una donna è venuta, che mi ha aperto.
Entro la casa, che subito gelo
m’è disceso nel cuore e fino a l’ossa!
Son salito nella camera: nuda
come un sepolcro, tutto chiuso, oscuro!
Son ridisceso, errando per la piazza,
vivo sol di memorie, quasi un’ora.
La vecchietta mi ha chiesto – tornerete?-
Non risposi: rimasi a capo chino.
Pure comprese: tentennò la testa,
poi disse piano, ma in tono profondo:
– Come l’estate passa presto al mondo!
Solo l’inverno e la miseria restano! –
Che tristezza, che angoscia, nel ritorno!
Guardava io pei giardini ampi e deserti,
e tutti i luoghi mi pareano esperti
di tradimento e di pietà, quel giorno!
Cadea la sera. In basso, fra le brume,
per le tremule fiamme dei fanali,
si costellava la città di opali.
Qualche bagliore si frangea, nel fiume.
Pur, mentr’io mi sentiva il cor più stretto
da le angoscie de la melanconia,
vidi due amanti, a basso de la via,
salirne verso la casa, lenti, a braccetto.
Pensai: – Forse ridesto da l’eterno
rimpianto, il sogno qui mi fa ritorno? –
Ma lei diceva – Già declina il giorno:
che peccato che duri ancor l’inverno!
– Ascolta, amico, ascolta! – Ebben che vuoi? –
– Quanta serenità! che bella sera!
ritorneremo questa Primavera?
Cara! – ei rispose – E prima, certo! – e poi!