C’è sempre una prima volta, una primavera, una prima vera notte d’insonnia d’amore che ci rimane sotto pelle. Un primo giorno in cui impariamo a riconoscere la direzione del vento. Verrò a trovarti – un brano di Daniele de Marchi ispirato al libro L’amore ai tempi del colera di García Márquez. Verrò a trovarti prima […]
C’è sempre una prima volta, una primavera, una prima vera notte d’insonnia d’amore che ci rimane sotto pelle. Un primo giorno in cui impariamo a riconoscere la direzione del vento.
Verrò a trovarti – un brano di Daniele de Marchi ispirato al libro L’amore ai tempi del colera di García Márquez.
Verrò a trovarti prima di partire,
soltanto un attimo nel dolce tuo imbrunire,
quando anche l’ultimo bisogno avrà una fine
e il desiderio di te vedrò morire.
Sarà bellissimo restarti ad ascoltare,
senza pretendere di farti ritornare,
spendere assieme il tempo che ci resta
a ricordare la nostra giovinezza.
Come hai vissuto questi anni amore mio
come ha vissuto il tempo che hai passato
quali ricchezze quali gioie che tristezze
chi ha riempito il tuo volto di carezze?
Saremo solo due persone fuori luogo,
un vezzo antico fra il passato e il nuovo,
il nostro amore non conterà più a niente,
vecchi retaggi di emozioni spente.
Verrò a trovarti prima di partire,
e forse allora mi potrai spiegare,
che senso ha avuto perderti e sperare,
che in un mattino potessi ritornare.
Verrò a trovarti prima di partire,
e avrò lasciato morire il nostro amore,
ma quel momento varrà tutta una vita,
e mi parrà d’averti ritrovata.
